lunedì 31 dicembre 2007

BUON 2008!


Felicità

C'è un'ape che se posa su un bottone de rosa: lo succhia e se ne va... Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.
(Trilussa)

E tutto sommato, secondo noi, Trilussa aveva ragione. Per questo ci auguriamo che ognuno di voi abbia in questo prossimo 2008 la sua piccola, unica e dolce rosa a cui dedicare il proprio tempo, perché, come diceva la volpe al piccolo principe, "è' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".

AUGURI!!

venerdì 28 dicembre 2007

Vacanze di natale

Eravamo un pò preoccupati su come Lollo avrebbe reagito a tutto il susseguirsi di pranzi, merende, cene e festeggiamenti vari. Ovviamente, come mostra questa foto, a soccombere è stato qualcunaltro. Il quale sta tuttora vagando per casa alla ricerca di un moment!

sabato 22 dicembre 2007

Si comincia...

Cos'altro aggiungere...l'espressione dice tutto...

giovedì 20 dicembre 2007

Natali...

Si avvicina, si avvicina...non sentite il tasso glicemico impennarsi?
Io si. E mi sento come una tenera meringa carammellata ripiena di zucchero filato e canditi...un micidiale nemico dell'igiene orale, per dire. Al punto che voglio deliziarvi con un mio breve componimento che, tuttosommato, parla del natale. Del natale di chi, al di là dell'opportuna assenza di buoi ed asinelli (si era comunque in un presidio ospedaliero del SSN), nasceva circa 11 mesi fa e non aveva ancora un nome. Per questo lo si chiamava "piccoletto" e si pensava a lui non come a un insonne diavolo della Tasmania ma come ad un dolce batuffolo di amore...

Piccoletto

L’incantesimo lieve
del battito primitivo,
l’essere dal non essere…
il respiro del mondo
è un calore familiare.

Beato, nella grazia del frammento,
attendo il rumore del giorno.

In questo deserto d’ombra
la felicità è la risacca di una tenda,
il tempo, un’orma sulla sabbia.

Così, per ora,
il sole può aspettare…


lunedì 17 dicembre 2007

Christmas safari...


venerdì 14 dicembre 2007

E' Natale!


L'albero addobbato in salone, le code sul raccordo anulare, tutti quei pacchi nello studio, le tante amenità che mi continuano ad arrivare per posta elettronica e tutto quell'irrazionale bailamme nei supermercati mi avevano già insospettito...Solo stamattina, tuttavia, ho realizzato che siamo praticamente a ridosso del natale e l'ortodossia natalizia impone anche a noi di fare di fare la nostra parte. Ecco spiegata la nuova testata del blog, realizzata dal nostro esperto, egregio, eccezionale, entusiasta, encomiabile, eccentrico art director zio Paolo.

Fra le righe...

La malattia.
La cura.
Ma è così semplice?

mercoledì 12 dicembre 2007

Chiarimenti...o perché facciamo quello che facciamo

Non è mai troppo tardi. Dopo quasi tre mesi di duro impegno universitario, ho capito finalmente perché, avendo una quantità di tempo molto limitata (vero Lollino?), un titolo di studio più o meno adeguato, un lavoro più o meno adeguato, una capacità di studio e/o concentrazione più o meno adeguata (vero cara demenza senile?), ho pensato bene di re-iscrivermi alla facoltà di Economia e Commercio dell'università di Tor Vergata.
Oggi, per chiudere in bellezza il corso di economia aziendale, è venuto a farci lezione nientepopodimeno che l'autore del manuale, il prof. Enrico Cavalieri. Ed è stata proprio, insospettabilmente, una bella lezione. Diversa da quelle in cui ti spiegano gli ammortamenti, i fabbisogni residuali, le immobilizzazioni, gli schemi del reddito e del capitale, tutte cose imprescindibili e da sapere, per carità, ma che congelate nel campo sterminato del sapere umano rischiano di apparire un tantino astratte e prive di fascino.
Devo ringraziare allora, e di cuore, il prof. Cavalieri che mi ha fatto capire, in maniera più efficace perlomeno, perché studio economia. Perché, come dice lui, ma che parliamo a fare, se non facciamo i conti con le teorie che sono alla base del governo delle imprese, con il problema del precariato ("si tratta di sopraffazione e non di flessibilità"), con la contabilità creativa, con la privatizzazione dei profitti e la socializzazione dei rischi, con l'avidità umana, con la democrazia sparita che non esiste più nelle nostre società evolute, con "i problemi che la nostra generazione (over 60 ndr.) non ha risolto e con questo mondo che vi abbiamo lasciato e di cui mi vergogno".
Ecco, se prima avevo avuto dei dubbi, se il tempo speso sui quei banchi aveva permesso che si insinuasse in me, in maniera strisciante, il pensiero di incubare un alien-ante commercialista con la cartella louis vuitton al seguito, ora il velo di maya è venuto giù.
Sono lì per capire quello che siamo e per immaginare quello che dovremo essere. Perché, metaforicamente, non si può combattere senza essere armati. Lo diceva già Di Vittorio, studiando il dizionario della lingua italiana per non avere un bagaglio di vocaboli inferiore a quello dei padroni.
Insomma, due ore ben spese. Di questi tempi, non è poco.

Ps. Dimenticavo il meglio. Margheritina per il santo natale mi ha regalato l'abbonamento annuale all'Economist..(per chi mi conosce: non ridete così forte, mastico, mastico)....non è un amore...da sposare?
Perché io quando faccio una cosa la faccio bene...vero Lollino? :)

lunedì 10 dicembre 2007

Cuginetti

Favole approssimative


Chi avesse avuto il privilegio di partecipare alla solenne presentazione di ieri pomeriggio dell'avventuroso spin-off editoriale della casa editrice Edilazio e, incidentalmente, del nuovo libro di poesie della nostra amichetta Verena, non si lasci ingannare dall'alta e innaturale concentrazione di "maitre a penser" e di navigati interpreti del migliore vaudeville, perchè quello di Verena è davvero un bel libro. Noi l'abbiamo letto e ve lo diciamo.

Si tratta di un esempio di "poesia organica, scavata nel linguaggio, come fosse (quale è) sostanza viva, creta malleabile..." che "sgorga, come limpida acqua, da uno sguardo "aperto", sveglio, attento, focalizzato, capace di aderire alle superfici che incontra, alla struttura delle cose che attraversa". Dalla prefazione all'opera.

sabato 8 dicembre 2007

Knock Out

Ecco a voi l'effetto della misteriosa sesta malattia e di un parallelo, terrifico, disturbo gastroenterico sul corpicino indifeso di Lollo. Dopo aver trascorso buona parte della notte ad urlare per il mal di pancia e dopo un paio di episodi di squacchera imbrattante, è crollato su mamma Marghe come un angioletto esausto.
Manco fossimo a passeggiare sull'equatore in un mezzogiorno d'agosto.
Comunque, questo pomeriggio ci giochiamo la carta 'albero di natale'. Siete tutti invitati ad attaccare palline e lucine. Magari non gli passa, ma lui si diverte e noi...pure...forse.

giovedì 6 dicembre 2007

Quarto giorno di febbre :(


L’impietoso bollettino medico parla chiaro. L’indistruttibile Lorenzo, colui che aveva superato indenne (o quasi) vaccini, dentini, morsini, contagi e virus assortiti, è crollato sotto i colpi di questa malvagia influenza che ha messo a letto milioni di italiani (come titolerebbe “la Repubblica”).
Oggi siamo al quarto giorno di febbre, al secondo di antibiotico e al terzo di clausura. A bordo della Lollo boat la noia monta e l’equipaggio è irrequieto e sfinito. Urge qualche diversivo. Qualcuno ha il cellulare di Krusty il clown e Telespalla Bob?
Ho paura che senza interventi risolutivi Lollo, col favore delle tenebre, lasci il suo lettino da malato e-vada a farsi intervistare da sky :)

martedì 4 dicembre 2007

un regalino per voi...

..vita da cugine...

Influenza

Il nostro eroe ha l'influenza!! Questa notte si è svegliato piangendo per il mal di pancia ed oggi è rimasto a casa con la mamma. Eccolo qua ritratto mentre si fa coccolare da Lyudmila!

La dottoressa ha riscontrato gola rossa, linfonodi gonfi e febbre...tutto ciò non gli ha però impedito di mangiare i suoi pasti (specialmente quelli dolci) con appetito, e di giocare e ridere con nonna Clara che è subito arrivata in soccorso!

domenica 2 dicembre 2007

Sunday sweety sunday...


Golosa variazione della torta sacher, la lollo cake declina in senso italo-svizzero il classico della pasticceria autriaca. Ai gusti decisi e inconfondibili del cioccolato e della bio-marmellata aggiunge una dolce spirale di zucchero a velo che impreziosisce e guarnisce l'edificio calorico.
Fortuna che oggi l'abbiamo assaggiata in versione light, senza glassa né panna. Un grosso grazie a Regula, zietta e cuoca impareggiabile. Standing ovation per lei!

 
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