lunedì 8 giugno 2009

Pirati e principesse...

Il tempo a disposizione per votare era striminzito ma il sondaggio lampo sul sito non vi ha entusiasmato vedo. Però forse non era del tutto campato in aria. Ho sentito molti commenti positivi sul fatto che il sultano non abbia stravinto ma, anzi, abbia perso 3 punti percentuali dalle elezioni politiche dell'anno scorso. Vittima anche lui dell'astensionismo, soprattutto al sud, e (forse) degli ultimi scandali che hanno colorito la campagna elettorale.
Soddisfatti e lieti, dunque, per l'(im)previsto inciampo dell'uomo solo al (tele)comando?
Non proprio.
Perché se la tua preoccupazione è il futuro dei tuoi piccoli piuttosto che la disputa su quanto non ha vinto mister B. vs. quanto non ha perso Franceschini è dura guardare al dopovoto. Che ci consegna un'Europa più brutta, impaurita, indifferente (43% di affluenza alle urne), senza memoria, quasi barbara.
Dove le parole fondanti di uguaglianza, fratellanza e libertà appaiono sbiadite e sempre più prive di significato. Dove la reazione alla crisi economica si manifesta con uno spostamento a destra dell'elettorato. Con il successo di formazioni politiche xenofobe e razziste. E con la vittoria di sentimenti "medievali" di paura, diffidenza, instabilità, risentimento stile repubblica di Weimar. Quando quello di cui avrebbero bisogno le nuove generazioni per guardare al futuro con ottimismo sarebbe piuttosto una cura all'americana, stile F.D. Roosevelt o B.H. Obama.
Accompagnata da una visione globale dei problemi. Una visione che porti a vedere il mondo come un'unica casa. Che speriamo sia il contributo che potranno dare i neo-eletti dei partiti europei dei Verdi, in forte ascesa in molti paesi.
A questo punto mi rimane da capire quale sia la bizzaria più grande e più felice: se l'elezione di un pirata o quella di una donna prestata alla politica pulita, giovane, dinamica, brava, onesta intellettualmente e coraggiosa. Che aveva tutte le carte in regola, insomma, per non essere candidata. Che il rinnovamento parta da qui?
Lollo, Paolo e gli altri compagni di gang lo sperano tanto...

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