venerdì 12 dicembre 2008

Ad maiora

Ne succedono di cose. La maggior parte angoscianti. Minacce di revisioni costituzionali, minacce di nuove tangentopoli, minacce di povertà diffusa, minacce di calamità naturali (come alcuni già sanno a noi, per dire, piove un pò nello studio di casa quando il tempo volge al brutto per più di tre giorni).
Tutte cose che colpiscono e che lasciano il segno. Ma non so com'è in questi giorni è stata la lettura di queste parole di Lester Brown (autore di questo libro) che mi ha colpito:
"La salvezza della civiltà non è uno sport da spettatori...L’alternativa allo sviluppo sostenibile è lo sviluppo insostenibile, che è la decrescita economica e il fallimento".
C'è anche chi, tuttavia, la pensa diversamente. "Un malato di polmonite che pensa alla messa in piega" ha detto rispetto alle iniziative contro il riscaldamento globale il nostro premier, uno che se ne intende di messe in piega, sia pure artificiali (cfr. il sex appeal dell'inorganico).
Ecco, ci tenevo a scriverla qui così se le cose si mettono male fra vent'anni dico a Lollo con chi può prendersela.

ps. nel frattempo, dall'altra parte del mondo, Obama nomina il dream team per l'ambiente. E noi, che non stiamo mica a pettinar bambole, rispondiamo per le rime.

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